venerdì 25 marzo 2016

[Recensione] Sunstone volume 2

Quando scrissi la recensione del primo volume di questa serie, iniziai così:

Cosa c'è di meglio di due lesbiche? Due lesbiche che fanno bdsm.
Se siete dei lettori approssimativi potete approcciare questo fumetto con lo spirito descritto nella prima riga di questo post.
Se invece vi interessa qualcosa che vada oltre la vostra stupida volontà di toccarvi il piripillo (o la pripilla), potete leggere questo fumetto senza preconcetti e con la voglia di osservare qualcosa di particolare, con ottimi disegni, bei colori, senza dar troppo peso a una trama inesistente, ma cercando di farsi coinvolgere dai personaggi e dalle loro stupidissime e talvolta snervanti preoccupazioni.
 Non potrei trovare incipit migliore, perché in effetti Sunstone continua su questa linea e racconta di una storia d'amore su uno sfondo "che vende", sfondo che viene fuori in una maniera così garbata, così convincente, così naturale, che non riesce a stancare nemmeno i lettori più scassapalle (quale io sono).


Stjepan Sejic 
In questa intervista finalmente riusciamo a scoprire come si pronuncia il suo cognome, che si pronuncia tipo "SCEIG" e non "Sprepreshhh", come invece lo chiamavo io. Ma io continuerò a chiamarlo così, perché sì. Voi non fatelo però, eh. In questa intervista si parla anche in generale della casa editrice Top Cow, con cui Sejic pubblica.
Sejic è un disegnatore molto attivo, molto simpatico, che io riesco a immaginare come una specie di macchina produttrice di disegni. Ha un costante rapporto con i propri fan tramite le sue pagine di Deviantart, Twitter e Facebook, per cui se volete seguirlo sapete dove cliccare.
Autore di una serie di fumetti fantasy (si chiama Ravine, edito in italia da Panini Comics), così come dicevo nella vecchia recensione (per cui non mi dilungherò), ha deciso di dedicarsi ad un genere completamente diverso, con Sunstone, riscontrando un inaspettato successo di pubblico.

Sunstone Volume 2
Nel primo numero avevo qualche dubbio in merito alla trama. Storcevo un po' il naso sul modo di parlare della onnipresente voce narrante di Lisa. Nel secondo volume, però, questa voce narrante diviene un po' una compagna che impari a conoscere, e, nonostante ancora non incontri i miei personalissimi gusti narrativi, cominci anche ad apprezzarla.
La storia nel primo volume mi sembrava labile e priva di consistenza. Poco male, mi dicevo, perché alla fine se uno parte dal presupposto che il prodotto era nato come una specie di valvola di sfogo tirata a caso per disintossicarsi dal troppo lavoro, bisognava prenderla un po' come veniva. Ma invece, in questo secondo volume, iniziano a vedersi i primi sintomi di una storia complicata che fa emergere l'umanità dei vari personaggi che entrano in gioco.
In questo fumetto, in particolare, si inizia a scoprire un po' il passato di Ally che, come avevo previsto, non è poi così tosta come voleva farci credere.

Lo sviluppo di alcuni personaggi
Nel primo volume, infatti, Ally era una signora misteriosa e forte del suo ruolo da dominatrice. Ma la solitudine in cui sembrava essersi infilata da sola, viene giustificata proprio in questo numero, facendocela apprezzare ancora di più per queste sue insicurezze, per questo suo essere completamente reale e viva, per le sue reazioni credibili e per il suo pianto disarmante.
Vengono fuori, in questo numero, anche una serie di retroscena: la storia di Alan.
Allora, come vi dicevo nella vecchia recensione, Alan è un personaggio insopportabilmente odioso. Nel vecchio numero mi era andato storto perché lo ritenevo un personaggio irrilevante che non aveva alcun senso narrativo, se non fare da spalla ad Ally e permettere allo scrittore di far venir fuori alcuni lati del suo carattere. Devo ricredermi, perché in questo secondo numero Alan è veramente insopportabile, roba da prenderlo a pugni (fatti miei, proprio a pelle), ma proprio in ragione di tale odio, non posso fare altro che apprezzare Sejic, perché mi rendo conto che questa evoluzione di emozioni forti che mi ha causato, probabilmente sono dovute al fatto che il personaggio è estremamente realistico, e per quanto mi stia sulle palle, non posso fare a meno di partecipare emotivamente alla sua storia.













Nuovi personaggi
L'entusiasmo che di solito ti prende quando ti metti con una persona che per te è completamente nuova, di solito ti porta a fare cose che non vorresti fare. Tipo rivedere gente che non avresti voluto rivedere. E infatti, sempre per immergerci un po' nel passato di Ally, iniziamo ad accompagnare Lisa per mano in un mondo, quello del BDSM, che per lei è completamente nuovo, ma è abitato da gente che vive la sessualità senza tabù, senza angosce, quasi fosse un gioco, un gioco molto serio, ma pur sempre un gioco.
E quindi iniziamo a conoscere una coppia, così perfetta da dare sui nervi (sono d'accordo con Lisa); il collega smaliziato di Alan, che prende in giro il BDSM perché fa finta di non capirlo; e un'altra coppia, ossia Harper e Tanya, due personaggi piuttosto intriganti (non lo nego, Harper mi attizza), che sono a capo del club di BDSM che in passato frequentava Ally. Da questo incontro nascerà (come promesso dalla voce narrante) una bellissima amicizia, ma per adesso assistiamo ad una prima crisi che potrebbe minacciare il rapporto appena nato delle nostre protagoniste: Ally si sente responsabile per un incidente capitato molto tempo fa e che vede coinvolti il suo migliore amico, Alan, ed una ragazza stramba e sbarazzina.

Accorgimenti d'autore
Come nel primo numero, anche in questo il nostro autore ha deciso di fare luce su alcuni retroscena del fumetto. Ad esempio, qui ci parla di come ha preferito umanizzare di più quei personaggi che, nella prima pubblicazione on line, erano più cartoonosi. Inoltre un altro sostanziale cambiamento sta nello studio delle meravigliose espressioni dei personaggi (così vive, così intense) e nei colori, che adesso sono più sfumati, mettendo anche un po' più di accortezza nella gestione dei volumi.
I commenti sul backstage sono illuminanti riguardo al processo creativo, li trovo anche piacevoli da leggere (forse perché mi sento un po' come lui, anche se infinitamente più caccola -mi riferisco al backstage che faccio di solito per Chameleon 's dish), e riflettono anche su alcuni problemi nella scrittura dei dialoghi (che all'inizio gli sembravano troppo ripetitivi) e su come approcciare nei discorsi il BDSM senza farlo sembrare una specie di libello per la conversione degli infedeli.















Conclusione
Se nel primo volume la storia non mi convinceva, il complicarsi degli eventi dovuti ad alcune vicende del passato delle nostre protagoniste che non sono ancora venuti fuori, rende la storia piacevole e intrigante. Lo sfondo del BDSM è come un'ambientazione che impariamo a conoscere grazie alla novellina Lisa. Insieme a lei, come in un rito iniziatico, iniziamo a conoscere alcuni retroscena d questa pratica sessuale che, certamente, è un pretesto per rendere più "vendibile" la storia, ma allo stesso tempo ci fornisce un punto di vista sulla sessualità che l'italiano medio di solito riesce a concepire unicamente come devianza, e non come un altro modo di vivere il sesso, senza far male a nessuno (a meno che non sei pazzo, come succede in questo numero ma... niente spoiler, leggetevelo!).
Tutto sommato mi è venuta la strizza di sapere come va a finire. Prevedo (o spero) che anche la nostra Lisa inizi a tirar fuori qualche retroscena che ci aiuti a conoscerla meglio. Potrei anche andarmelo a leggere in inglese sulla pagina Deviantart del nostro autore, ma sinceramente (come dicono pure loro nell'intervista che vi ho linkato sopra) appartengo a quel genere di animali da fumetto che preferiscono leggere il cartaceo, annusare le sue pagine che puzzano di stampa e di colla, per poi riporlo comodamente in una meravigliosa libreria, quasi fosse un oggetto da collezione.
Mi ritrovo, quindi, a ripetere quello che consigliavo nella prima recensione:

A chi lo consiglio 
A chi vuole passare il tempo con una storia per niente cervellotica. A chi si appassiona alle storie romantiche "moderne". A chi non ha pregiudizi sulla sessualità di qualsiasi genere. A chi piacciono i disegni belli, senza dar troppo peso alla scrittura. A chi sa cos'è il bdsm ma vuole cominciare a capire che la gente che lo pratica non ha un passato traumatico alle spalle o turbe psichiche.

A chi non lo consiglio
Ai maschilisti. A quelli che vanno cercando di farsi le seghe sui manga. A chi ha qualche problema ad accettare la diversità. A chi pensa di star comprando un manuale di bdsm. A chi sta cercando una storia che parli di sesso e basta.

3 commenti:

  1. Trovo Sunstone assolutamente meraviglioso... I disegni di Sejic, su Witchblade prima ancora che su Ravine, sempre così barocchi e pieni di dettaglio su questo maledetto capolavoro (per me lo è facci pace <.<) diventano sobri, essenziali, assolutamente magnifici.

    E Harper è un personaggio eccellente. Lo odio. Ma io sono Ally quindi tutto OK.

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  2. Sono molto curiosa di leggere Death Vigil! Speriamo che arrivi in Italia, mentre nel frattempo mi sa che devo spulciarmi per bene Witchblade e Ravine, così, giusto per vedere l'evoluzione di questo artista!

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  3. Complimenti per la bellissima recensione, sono quasi del tutto d'accordo (ma che t'ha fatto Alan?) ;-)

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